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Il viaggio spesso serve molto più a cambiare noi stessi che non ad offrire nuovi scenari ai nostri occhi (e palato). 
Ti racconto come il BUON CIBO mi fa sentire “a casa”, non importa dove io sia, inoltre viva e felice (>>)

 

 

 

 

Quando mi chiedono i luoghi che ho visitato, comincio col raccontare ciò che ho assaggiato. Così gli altri viaggiano insieme a me. Perché in fondo il cibo stesso è un viaggio, una scoperta, un andare lontano… Permette di evadere anche con i piedi incollati a terra.

Fin da bambina sono stata attratta dai sapori forti; questo già la diceva lunga sui passi successivi della mia storia.

Ho dovuto, però, farmi risvegliare dalla brezza frizzantina dell’oceano australiano per riportare vivo quell’istinto primordiale. E’ lì che è affiorata la mia vera essenza, il bisogno di spogliarmi del ruolo in cui mi ero intrappolata tra leggi finanziarie, tassi e contrattazioni commerciali. Dunque ho deciso di abbracciare il sogno di trovarmi dietro le quinte di un ristorante.

Lasciato il mio porto sicuro, ho iniziato a girare il mondo e, finalmente, ho conquistato il mio posto all’Università del Gusto -come la chiamano in Piemonte- che mi ha spalancato le porte delle discipline gastronomiche. Non solo le porte, ma mille finestre…sul cibo, sul mondo, su me stessa.

Mi sono accomodata lì, nel cuore delle Langhe, patria di vigneti, castelli e di una profonda coscienza culinaria. E’ così che è iniziato il vero viaggio alla scoperta del cibo…

Mi sono allenata ad annusare, gustare, toccare, ascoltare; ogni alimento con cui venivo in contatto non era mai soltanto cibo in quanto tale ma un’immagine poliedrica.

Il suo significato, e valore, partiva dalla sua origine (il campo e la pianta che gli avevano dato vita ad esempio) per poi arricchirsi delle fatiche di chi se n’era preso cura, del legame con il territorio e le tradizioni, ma anche della sua valenza nel contesto sociale.

Mi sono via via appassionata alle persone e alle loro storie. Talmente tanto da arruolarmi nella difesa del valore del cibo e sostenere una campagna continua contro lo spreco alimentare.

Il mio contributo, nello specifico, è quello di diffondere un messaggio positivo: il BUON CIBO. Ogni pianta nasce da un seme.

Oggi, in qualità di consulente, cerco di “innaffiare” la qualità del cibo nelle aziende e nelle abitudini del consumatore, agendo sulla consapevolezza delle persone e sulla sostenibilità (economica-sociale-ambientale) dei processi che attuano.

Parto dunque dalle radici della singola organizzazione – e dalle mie stesse radici – con la concretezza che proviene dal mio bagaglio aziendale e finanziario che via via si è arricchito della mia passione per il cibo e per la vita in tutte le sue sfumature di gusto.